“La divisione aritmetica tour” di Gregor Ferretti – Villanova di Bagnacavallo

“La matematica non è un’opinione, ma…IMMAGINAZIONE.”

Sabato sera abbiamo avuto la controprova che per passare dal palco del Live&More; al tendone di un circo il passo è breve.

Con il suo tour “La Divisione Aritmetica”, Gregor Ferretti arriva sul palco del Caffè Centrale per il terzo appuntamento della stagione di concerti, in quel di Villanova di Bagnacavallo. 

Un lampeggiante. Una barchetta di carta. Le bolle di sapone. La sagoma dell’elefante Olindo. Un clown elegante col suo naso rosso, il capello spettinato e il papillon sapientemente annodato al collo.

Ed eccoci quindi, in pochi istanti, proiettati in un’atmosfera fatta di fantasia e immaginazione, il tutto abilmente intrecciato a storie di vita assolutamente vere. Questi gli ingredienti della serata, che Gregor ha saputo mescolare assieme a ironia, malinconia, ricordi, sentimenti, il tutto nelle giuste dosi. Con quel tono di voce leggermente graffiante, ma mai aggressivo, con il suo tocco gentile ci ha, letteralmente, preso per mano e fatto entrare nel suo mondo “strambo e fantasioso”, al limite tra realtà e immaginazione.

Diversi tributi ai suoi maestri di vita, come Califano o Dalla, Battisti, e inevitabile la dedica alle vittime dei recenti attentati di Parigi, ma non solo. Oltre ai testi, che raccontano una vita vissuta, i sogni, gli amori passati, la protagonista è stata anche e ovviamente la musica: ad accompagnare il cantautore, infatti, una band di tutto rispetto, composta da Leonardo Rivola, per quanto riguarda piano, chitarre e programmazioni, Massimo Selvi al basso, e Luca Nobile alla batteria e proiezioni.

Per chi pensava che i cantautori fossero noiosi, e sempre troppo struggenti e malinconici, quasi al limite della “lagna”, si sarà ricreduto: sabato abbiamo assistito ad uno spettacolo a 360 gradi, fatto di parole, musica, ed emozioni, non solo per le orecchie, ma anche visive. 

Quindi, se per caso doveste inciampare, un po’ come abbiamo fatto noi, in una data di questo tour itinerante, fermatevi ad ascoltarlo: vi prenderà il cuore, ma poi ve lo ridarà indietro. Promesso.

(Giulia Guerra)

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